Le Terre d'Aci

Le origini della popolazione che si estende tra i declivi dell'Etna e la distesa del mar Ionio sono segnate da una storia delicata e cruenta, da una vicenda d'amore eterno e di sangue: la leggenda dell'amore di Aci e Galatea.

La zona si trova nel pieno cuore della Magna Grecia e già nell'VIII secolo a.C. essa era il centro di una rete di colonie fondate da popolazioni elleniche, quali Kàtana, Nasso, Leontini.
Questa premessa è indispensabile per comprendere le ragioni più profonde del mito di Aci e Galatea, il quale, come molte delle vicende della mitologia classica, sorge nella cornice storica e antropologica dell'impatto tra il mondo greco e il preesistente mondo mediterraneo. Polifemo, uno dei ciclopi, perdutamente innamorato della ninfa marina Galatea e geloso del pastorello Aci, dalla ninfa amato, annientò il rivale colpendolo mortalmente con un masso.
Gli dei impietositi trasformarono Aci in un fiumicello sotterraneo, le cui acque, dopo aver percorso un lungo tratto nelle viscere della terra e nel sottosuolo di quei centri i cui nomi risultano appunto composti dal nome "Aci" (Acireale, Aci Sanfilippo, Aci Platani, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Aci Bonaccorsi, Acitrezza, Acicastello) si versano nel mare Ionio, alla ricerca perenne della dimora marina di Galatea.